I

n      APPUNTI CORSO PAGHE E CONTRIBUTI

HR VALUE

?             PERIODO

 

DAL 10/09/08 AL 08/10/08

 

?             AGENZIA

 

MANPOWER

 

?             DOCENTE

 

DR. SABRINA CIRAMI

 

 

 

 

SCOPO del CORSO

n          CONCETTI DI BASE

GESTIONE RIORSE UMANE – DIRITTO DEL LAVORO

LEG. SOCIALE – DIRITTO TRIBUTARIO

 

n          COMPETENZE OPERATIVE

GESTIONE ADEMPIMENTI  AMMINISTRATIVI

SVILUPPO E CALCOLO BUSTA PAGA  - SVILUPPO

E CALCOLO COSTO DEL PERSONALE

 

La Comunicazione

Poniamoci alcune domande

 

n      Quanto è importante comunicare

n      Che si intende per

comunicazione?

n      Quali tipi di comunicazione trovate più difficili?

n      Quali obiettivi vi ponete quando comunicate?

 

I livelli di comunicazione

 

n      Comunicazione   VERBALE

 

n      Comun.      PARAVERBALE

 

n      Comun.        NON VERBALE

Comunicazione VERBALE

n       Contenuti espressi              >  Comprensibilità

( ciò che diciamo )                >  Coerenza

 

 

 

n       Fluidità dell’eloquio             > prontezza nel

( come lo diciamo)                         rispondere

 

> uso appropriato

delle  pause

Comunicazione PARAVERBALE

 

>TONO                             Coerente

 

>VOLUME                      Non elevato

VOCE

 

>ESITAZIONE                  da evitare

 

>VOCALIZZAZIONE       da evitare

(eh…? Colpi di tosse )

 

Comunicazione NON VERBALE (1)

>Abbigliamento              Adeguato : dipende

dal contesto

 

Ø      Postura                      Apertura e “presenza    NO

e Comport. Motorio         giocare con oggetti        NO

agitarsi sulla sedia

 

 

Ø      Mimica facciale            Partecipazione positiva

NO vissuto depressivo

 

Ø      Gestualità              Moderazione NO autocontatto

Comunicazione NON VERBALE (2)

>Direzione sguardo              Sostenere il contatto

visivo

( fiducia,sicurezza)

 

Ø      Braccia                         MAI incrociate (difesa)

NO invasione di campo

 

Ø      Gambe                           NO  giocherellare

 

Ø      Mani / Piedi                  NO  agitare

nervosamente ( ansia)

LE RELAZIONI

 

4 modi

 

n  ASSERTIVITA’

n  FUGA

n  AGGRESSIVITA’

n  MANIPOLAZIONE

 

DINAMICHE DI GRUPPO

GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DI UN GRUPPO

n       Struttura affettiva

 

n       Struttura di comunicazione

 

n       Struttura operativa

 

n       Struttura del potere


La selezione delle risorse umane

STRUMENTI DI SELEZIONE: Colloqui

Valutazione

Referenze

Test

 

 

Gli strumenti di selezione :Il colloquio

Preparazione

Svolgimento

Valutazione

Le Fasi del colloquio

 

1. Fase informale (10\15 minuti).

Sono felice di conoscerla…mi parli di Lei

e del suo lavoro…

 

 

 

2. Fase di approfondimento

Che cosa l’ha interessata dell’inserzione?

Perché ci ha inviato il                               curriculum?…conosce la nostra             Azienda?…cosa le piacerebbe fare da    noi?

 

4

üVerifica delle risposte e delle aree grigie

üSpiegazione dell’azienda e delle caratteristiche della posizione

üVerifica delle motivazioni e delle esigenze lavorative

üValutazione congiunta delle “convenienze” della posizione per la persona

 

Fase di commiato

Come rimaniamo d’accordo?…lei si sta           attivando, attualmente, in altri                ambiti?…posso contare sulla sua

disponibilità? Quali tempi per un eventuale      preavviso ….

Come pensa di essere utile a noi?

Considererebbe utile un’esperienza da noi?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


DOPO LA SELEZIONE

n        SI STABILISCONO :

 

o     MANSIONI

o     DURATA DEL RAPPORTO

o     CONDIZIONI ECONOMICHE

 

Assegnazione  della qualifica

I lavoratori subordinati

Sono divisi in quattro

categorie:

n        Dirigenti

o       Quadri

o       Impiegati

o       Operai

 





Le risorse umane

in azienda

IMPRESA               PROFESSIONISTA            AUTONOMO

 

RISORSE UMANE

= organico aziendale che determina

il COSTO DEL PERSONALE

 

 

 


L’avvio di un’attività economica determina la nascita della
 Azienda


Soggetti interessati……

Gli interessati ….

possono avere ……

 

La Creazione di un’azienda

Oggetto dell’ATTIVITA’  d’IMPRESA

 

n       FONTI DI FINANZ. (Banca – privati ecc)

 

n       L’UBICAZIONE (SEDE)

 

n       LA PROMOZIONE ED IL MARKETING (MERCATO)

 

n       ORGANIZZAZIONE

 

 

 

LA DISORGANIZZAZIONE

Gerarchia

Ai vari livelli di raggruppamento

corrispondono livelli di autorità

esercitata dall'organo di comando

(superiore)

nei confronti degli organi del

livello immediatamente inferiore (subordinati)

che, a loro volta, possono essere

organi operativi o organi di

comando di unità organizzative.

 

Gerarchia

L'insieme di queste relazioni di autorità costituisce la

gerarchia aziendale

 

Un livello gerarchico è costituito dagli organi

di pari grado, collocati lungo la linea

gerarchica

 

 

Il numero di subordinati che dipendono da

un superiore è detto ambito di controllo

(span of control).

 

Gerarchia

Le strutture organizzative si distinguono in

 

 

piatte                              alte

 

secondo il numero di livelli gerarchici

Le strutture piatte comportano

¡      minori costi, avendo meno  posizioni manageriali da retribuire

¡      minore distanza tra vertice aziendale e organi operativi che rende più tempestivi i processi decisionali e di comun.

¡      Le strutture alte consentono un più efficace

controllo dei superiori sui subordinati

 

 

Stile di leadership

In un gruppo sociale la leadership è il ruolo,

svolto dal leader, di guida degli altri verso il

raggiungimento dello scopo .

 

Si distingue:

 

n       la leadership informale (o leadership in senso stretto), che trae la sua   legittimazione dal consenso degli altri membri;

 

n       la leadership formale (detta anche headship) che opera invece in base ad una  legittimazione esterna.

 

Stile di leadership

Si distinguono tre stili:

 

n       autoritario, quando il leader impone le proprie decisioni al gruppo

 

n       persuasivo, nel quale il  leader tende a spiegare le motivazioni delle decisioni prese,;

 

n       democratico, quando il leader chiede al gruppo di partecipare alle decisioni


Tipologie
contrattuali

TIPOLOGIE DI LAVORO

n       IN GENERALE

n       TEMPO INDETERMINATO

n       LAVORO A TERMINE

n       PART-TIME

n       CONTRATTO A PROGETTO

n       CONTRATTI FORMATIVI

IL CONTRATTO DI LAVORO
SUBORDINATO

E’ L’ACCORDO                                   CON IL QUALE IL

 

LAVORATORE  SI IMPEGNA A PRESTARE LA SUA OPERA

ALL’INTERNO DELLA ORGANIZZAZIONE PRODUTTIVA

DEL DATORE DI LAVORO

IL QUALE E’ TENUTO A PAGARE LA RETRIBUZIONE

 

DAL CONTRATTO DERIVANO OBBLIGHI DI LEGGE PER

 

n        LAVORATORE               SUBORDINAZIONE

 

 

n        DATORE DI LAVORO    REMUNERAZIONE

 

può essere concluso sia oralmente che in forma scritta.

 

 

 

 

ASSUNZIONE

n      Non è in generale necessaria la forma scritta,

 

Salvo che

o     il contratto a tempo parziale

o     il contratto a tempo determinato

o     Il contratto a progetto e altri (legge Biagi)

 

 

ONERE Dl RISERVA

n       PARTICOLARI CATEGORIE Dl LAVORATORI

In materia di onere di riserva, la legge

prevede che i datori di lavoro

debbano  riservare una quota  pari al

12% delle assunzioni in favore di

particolari  lavoratori appartenenti alle

c.d. categorie protette  ('Art. 25 c. 5

Legge 223/91).

Non e' operante per le Imprese fino a

10 dipendenti.

 

FAC-SIMILE
 LETTERA DI ASSUNZIONE

Egr. Sig._______

 

OGGETTO: Comunicazione di assunzione ai sensi del D.L.vo no 152/ 97.

Facendo seguito all'avvenuta consegna della comunicazione ai sensi dell'Art.

9 bis, c. 3 della Legge 608/96, la sottoscritta Societa‘ _________________

con sede in _________, Via _______________, con riferimento all'oggetto

Le comunica che a decorrere dal giorno_____ è assunto presso_________

(cantiere, sede, stabilimento, ufficio) sito ___________________________,

con la qualifica di_______di cui al __ livello del vigente C.C.N. di Lavoro.

Detta assunzione, a tempo pieno ed indeterminato (1), è regolata dal

Citato Contratto, anche per quanto riguarda la durata del periodo di

prova, gli elementi costitutivi della retribuzione iniziale ed eventuali

indennità e/o maggiorazioni, il periodo di corresponsione della stessa, la

Regolamentazione e durata di ferie e permessi, l'orario di lavoro, e i

termini del preavviso in caso di recesso da ambo le parti.

La preghiamo di restituirci firmata copia della presente.

Cordiali saluti.

 


Ma preliminarmente il datore di lavoro deve espletare degli adempimenti necessari ad aprire la sua azienda ….
ovvero “ attivarla” presso gli Istituti previdenziali e assicurativi

APERTURA POSIZIONI

ADEMPIMENTI INAIL

ADEMPIMENTI INPS

ADEMPIMENTI TELEMATICI

n       DENUNCIA  INAIL

5 Giorni prima

n       ASSUNZIONE

Comunicazione

1 giorno prima

dell’ingresso in azienda

n       DENUNCIA INPS

(DM 68) Entro i  30 giorni suc.

 

ALTRI ADEMPIMENTI

 

n         REGISTRAZIONE LIBRO MATRICOLA

 

n         ALTRI ADEMP. PARTICOLARI (ES. CASSA EDILE)

 

n         DPS 626 E NOMINA MEDICO

 

n         INF.-FORM. DIPENDENTE

 

n         INFORMATIVA  PRIVACY E RITIRO DEL  CONSENSO

 

n         APERTURA FASCICOLO DIPEND.

(DOCUMENTI DI COMPETENZA)

LIBRI OBBLIGATORI

n      VIDIMAZIONE

Ø      INAIL

Ø      CDL

 

 

Ø      AUSL competente

 

 


a proposito di INAIL……..

INAIL

INVIO DEN. ESERCIZIO                      ASSEG. COD. DITTA E PAT

 

 

 

CERTIFICATO DI ASSICURAZIONE

E CONT. PREMIO

 

 

 

PAGAMENTO PREMIO NEL

TERMINE DI SCADENZA INDICATO

SULLA RETRIBUZIONE

PRESUNTA


IL CERTIFICATO DI ASSICURAZIONE CONTIENE :
TASSO INFORTUNI   °/
OO
CLASSE DI RISCHIO

   PREMIO




  QUOTA                                RATA


ANNO CORRENTE                  ANNO SUC.

INAIL

DEN. ESERCIZIO                           RETRIBUZIONE PRESUNTA

 

 

 

 

ANNO CORRENTE     ANNO SUCCESSIVO

 

 

 

CALCOLO PREMIO

 

ANNO CORRENTE

ANNO SUCCESSIVO                                            PAGAMENTO TOTALE


IL 16 /02 DELL’ANNO SUCCESSIVO
SI PRESENTA AUTOLIQUIDAZIONE INAIL
CON LA DENUNCIA DELLE RETRIBUZIONI
E MOD. DNL ALLEGATI

 

INAIL

 

INAIL


ORA PARLIAMO DI
busta paga

BUSTA PAGA


SVILUPPO BUSTA PAGA

n        MINIMO TAB. + VOCI VARIABILI  =RETRIB. LORDA           (A)

 

n        RETRIB. LORDA ARR. = IMP. CONTRIBUTIVO                    (B)

 

n        RETRIB. LORDA ARR  X %CONTRIB. = Contrib. C/ DIP.    (C)

 

n        IMPONIBILE FISCALE =    A – C                                   (D)

 

n        IMPOSTA LORDA         =    D X  ALIQUOTE FISCALI           (E)

 

n        IMPOSTA NETTA         =     E –  DETRAZIONI FISCALI        (F)

 

n        COMPETENZE NETTE =     D –  F                                          (G)

 

n        NETTO BUSTA             =     G + ANF + RIMBORSI  PIE’ LISTA

 

 

 

 

CONTRATTUALE LA RETRIBUZIONE

 

ELEMENTI DELLA RETRIBUZIONE

MISURA MENSILE e  CONTINUATIVA

 

1)COLLETTIVI

l         Minimo Retributivo   O Paga Base

 

l         Ex contingenza  (al 01/11/1991 )

 

l         EDR (Elem. Distinto della Retrib dal  1992)

 

l         Scatti di anzianità

 

l         Indennità di Funzione o di status

 

2) INDIVIDUALI

ES. individuali

 

Superminimo ind. o Ad personam

 

Minimo Retributivo   O Paga Base

n       FONTE

CCNL accordi economici

 

n       NOTE

Adeguamento periodico

Varia per categoria e liv.

 

 

Ex contingenza  (al 01/11/1991 )

n       FONTE

NORMATIVA – SINDACALE

 

n       NOTE

Congelata al 11/91

Varia per categoria e liv.

 

 


ELEMENTO DISTINTO dellA RETRIBUZIONE
E.D.R.

n       FONTE

NORMATIVA – SINDACALE

 

n       NOTE

DECOR. 1 LUGLIO 1992

FISSO ( £. 20.000)

UGUALE PER TUTTI

 

 


SCATTI ANZIANITA’

n       ORIGINE

NORMATIVA – SINDACALE

 

n       FONTE

CCNL

 

n       NOTE

PERIODICI (gen. Biennali)

Variabili per categ. e livelli

Stabiliti in un numero max

 

LA RETRIBUZIONE CONTRATTUALE

GLI ELEMENTI DELLA RETRIBUZIONE

 

l        Minimo Retrib.   O Paga Base

l        Ex contingenza  (al 01/11/1991 )

l        EDR (Elem. Distinto della Retrib dal  1992)

l        Scatti di anzianità

l        Indennità di Funzione

l        Premio di rendimento

 

 





BUSTA PAGA

n            OPERAIO

BASE ORARIA/GIORNALIERA

 

MINIMO TABELLARE

(O RETRIB. CONTRATTUALE)

/ COEF.  ORARIO  CONTRATTUALE

 

Esempio CCNL commercio

Retrib. di livello / 168 = paga oraria

Retrib. di livello /26 = paga giorn.




 
Patto di non concorrenza
 ex art. 2125 c.c


n       Il patto di non concorrenza è l’accordo tra datore di lavoro

e lavoratore avente ad oggetto l’estensione del divieto di svolgere

attività concorrenziali anche nel periodo successivo alla

cessazione del rapporto di lavoro.

art. 2125 c.c. limiti:

l       Forma scritta

l       Vincolo contenuto entro determinati limiti di oggetto e di luogo

l       Limiti di tempo, ovvero la durata del patto non può essere superiore a cinque anni per i dirigenti e a tre anni per gli altri

l       Corrispettivo a favore del prestatore di lavoro

 

DIVIETO DI CONCORRENZA

L’art. 2105 c.c. pone a carico del lavoratore

due distinti doveri

 

 

1) Divieto di concorrenza                      Patto di non concorrenza

divieto per il lavoratore di trattare

affari per conto proprio o di terzi

in concorrenza con l’imprenditore

divieto, pattuito,di non

svolgere attività

concorrenziali con

quelle dell’imprenditore

anche dopo la fine

del rapporto di lavoro.

2) Obbligo di riservatezza

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


orario di lavoro

DURATA

 

 

 

 

 

ESISTONO PRECISI LIMITI ALLA DURATA MASSIMA DELL’ORARIO

POSTI A TUTELA DEL LAVORATORE , COSI’ COME I PERIODI DI RIPOSO

 

 

OLTRE LE 40 ORE SETTIMANALI  SCATTA IL LAVORO STRAORDINARIO

PUR SE I CCNL POSSONO STABILIRE UNA DIVERSA MISURA MASSIMA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA DURATA MEDIA DEL’ORARIO NON PUO’ SUPERARE LE 48 ORE SETTIMANALI COMPRESO LO STRAORDINARIO

 

 

 

DEROGHE

 

 

n         Il giorno di riposo

L'orario settimanale prevede

un periodo di riposo di 24 ore

consecutive, di regola la dom.

 

Il lavoro svolto durante il riposo

è compensato da mag. Retributiva

 

n         Lavoro a turni

E’un metodo in base al quale i lav.

si succedono nell'arco delle 24 ore

nello stesso posto di  lavoro.

n         Pause e riposi

I turnisti hanno diritto alle pause, al

riposo giornaliero e settimanale.

La durata delle pause è fissata dal

Ccnl o dall’azienda

 

La distribuzione dell’orario

 

Orario normale diurno                                   contratto aziendale

 

 

Lavoro notturno                                       legge e CCNL

 

 

Pause                                                        legge e CCNL

 

 

Riposo giornaliero                                   legge, ccnl,cont. aziend.

 

Lavoro Notturno

n            I ccnl specificano l'ora dalla quale decorre l’inizio e dalla quale scattano le maggiorazioni e i benefici contrattuali: rid. di orario, riposi compensativi, ecc..

Lavoro Notturno

n       La legge stabilisce che

l       l'orario notturno è quello tra la mezzanotte e le 5 del mattino

l       il lavoratore notturno è colui che svolge almeno 3 ore del suo normale lavoro giornaliero durante il periodo notturno

l       Il lavoro notturno non deve superare 8 ore nell'arco delle 24

l       sono esclusi dal L. N. donne incinte,madri di figlio minore di 3 anni, genitori af. di un bambino di età inf. a 12 anni, il lavoratore che abbia a carico un soggetto disabile


II lavoro straordinario

n       STARORDINARIO

E’ quello svolto oltre l'orario normale di lavoro,  40 ore settimanali

La legge fissa il tetto massimo annuale in 250 ore

I ccnl stabiliscono

Ø       le modalità con le quali si esegue il lav. straordinario e i limiti max giornalieri e settimanali

Ø       le maggiorazioni retributive dovute ai lavoratori

Ø       i riposi compensativi in aggiunta o in sost. alle maggiorazioni

Ø       le modalità con cui il datore di lavoro deve informare e consultare le RSU prima di ricorre allo straordinario

Le ore di lavoro straordinario possono essere accantonate in un monte ore personale, denominato banca ore

 

 




LE ASSENZE

n      Ferie

Spetta la normale retribuzione

 

n       Festività

Spetta la normale retribuzione

 

n      Distacchi E permessi sindacali

Retribuiti e non retribuiti

 

n      Astensione dei donatori di sangue

Spetta una giornata di riposo

 

 





LE ALTRE ASSENZE

MALATTIA      INTEGRAZIONE E INDENNITA’

n          PRIMI 3 GG = CARENZA    ( C/ DITTA)

DAL 4° AL 20° GIORNO =         50% INPS

n          DAL 21° AL 180 ° G. =     66,66 INPS

n          OLTRE IL 180° GIORNO

l          NON RETRIBUITO

l          ASPETTATIVA - LICENZIAMENTO

I 180 GIORNI = PERIODO DI COMPORTO

LA QUOTA  A C/ DITTA (INTEGRAZIONE)

 

 

 

 

 

RETRIB. ANNUA

INFORTUNIO
INTEGRAZIONE E RENDITA

n         PRIMI 3 GG = CARENZA    ( C/ DITTA)

DAL 4°                                          C/ INAIL

 

DURATA INDETERMINATA

LA QUOTA  A C/ DITTA (INTEGRAZIONE)

 

 

 

 

 

 

 

RETRIBUZIONE ANNUA


Congedi e permessi per familiari con handicap

 

n         Per i genitori ed i parenti che assistono il disabile la legge prevede delle agevolazioni.

n         La lavoratrice madre o il lavoratore padre, anche adottivi, di un minore con handicap in situazione di gravità, hanno diritto al prolungamento fino a tre anni del periodo di astensione facoltativa dal lavoro.

n         Questi periodi di assenza, sono retribuiti con un'indennità giornaliera pari al 30% della retribuzione e sono computati nell'anzianità' di servizio esclusi gli effetti relativi alle ferie e alla tredicesima mensilità.

n         In alternativa, la madre o il padre, hanno diritto a due ore di permesso giornaliero retribuito sempre fino al compimento del 3° anno di vita del bambino ( legge n. 104 del 5 febbraio 1992)

MATERNITA’

n         Astensione obbligatoria

La lavoratrice deve obbligatoriamente astenersi dal lavoro

dai due mesi precedenti la data presunta del parto ai tre mesi

successivi al parto

Adempimenti

La lavoratrice, prima dell'inizio del congedo di maternità,entro il 7°

mese di gestazione, deve presentare al datore di lavoro e all'inps,

apposita domanda corredata dal certificato medico attestante il

mese di gestazione e la data presunta del parto.

Dopo il parto ed entro trenta giorni dallo stesso,la lavoratrice deve

inviare al datore di lavoro e all'INPS il certificato di nascita del

bambino/a ovvero la dichiarazione sostitutiva ai sensi dell'art.46

del Dpr 445/2000





 
CONGEDI PARENTALI





n         Astensione facoltativa

Oltre all’astensione obbligatoria, il datore di lavoro deve

concedere su richiesta un periodo di assenza dal lavoro

(c.d. astensione facoltativa) con retribuzione ridotta

 

Madre lavoratrice
nei primi 8 anni di vita del bambino, per un periodo frazionato o continuativo non superiore a 6 mesi.

Padre lavoratore
per un periodo continuativo o frazionato non superiore a 6 mesi, elevabili a 7 mesi

 

Genitori adottivi o affidatari
Il diritto di assentarsi dal lavoro è esercitato nei primi tre anni di ingresso, nel nucleo familiare, del minore di età compresa tra i 6 e i 12 anni.

Dell'astensione deve essere dato avviso al datore di lavoro secondo le modalità previste dai contratti collettivi , e, comunque, almeno 15 giorni prima rispetto al periodo richiesto.



ASPETTATIVA

n        Per motivi politici o sindacali

 

n        Per motivi di salute

 

n        Per motivi di famiglia

 

Sciopero

n      Per sciopero si intende l'astensione collettiva dal lavoro di lavoratori dipendenti allo scopo di rivendicare diritti, per motivi salariali, per protesta o per solidarietà.

 

n      Il salario o stipendio che viene detratto è proporzionale alla sospensione lavorativa.

Assegno nucleo familiare

n         Che cos'è

un sostegno per le famiglie dei lavoratori dipendenti

 

L’A.N.F.  è esente da qualsiasi ritenuta previdenziale o fiscale.

 

Il riconoscimento e la Determinazione dell’importo dell’A.N.F.,

Vengono e Effettuati In base alla Composizione ed al   Reddito

complessivo del N. F.

Chi può usufruire dell’assegno

n         Il dipendente che ne faccia specifica  richiesta.

A chi si richiede

n         Il modello di domanda per l’assegno al Nucleo Familiare, completo dei

suoi dati, deve essere  presentato:

l         all’Ufficio responsabile dell’amministrazione del personale

l         Direttamente all’INPS per talune categorie di lavoratori


ora …… parliamo di
retribuzione in natura

“retribuzione in natura”

Cosa si intende per

“retribuzione in natura” ?

 

n      Il datore di lavoro può stipulare un contratto di lavoro individuale nel quale si prevede che una quota della retribuzione verrà erogata in natura (es. sotto forma di godimento di un  alloggio ) anziché in denaro





I “Fringe Benefits”

(letteralmente: benefici  marginali)

 

 

Forme di remunerazione complementari

(compensi corrisposti in natura ) alla retribuzione

riconosciute al dipendente allo scopo di incentivarlo

 

Limite di rilevanza dei compensi in natura

 

Ai sensi del DPR n. 917/1986 il valore non concorre a

formare il reddito del dipendente fino all’importo

complessivo nel periodo d’imposta di € 258,23

 

Al superamento di tale limite diventa imponibile

l’intero importo

 

L'Indennita' sostitutiva di mensa

n      giornaliera o oraria ( operai)

n      mensile ( impiegati)

 

Sostituisce un eventuale servizio di mensa o buonopasto che il

datore di lavoro,

non ritiene di adottare.

E’ soggetta a contributi e ritenute

 

Auto aziendali

n      La disciplina che regola le auto aziendali date in uso ai dipendenti ,con annotazione in busta paga del "fringe benefit",per la tassazione prevista, è variata dal 1° Ottobre 2006.

Prima al dipendente veniva conteggiato il 30% della tariffa ACI su una percorrenza di Km 15.000 annui; tale percentuale è stata variata dalla finanziaria ed aumentata al 50%

 

Conguaglio Fiscale

L'operazione di conguaglio fiscale di fine

anno, ha lo scopo di rendere definitive le

ritenute d'acconto attuate nei vari periodi

di paga dal sostituto d'imposta,

relative ai redditi erogati nell'ambito del

rapporto di lavoro dipendente.

CONGUAGLIO DI FINE ANNO

MESE

RETRIBUZIONE LORDA

 

- CONTRIBUTI C/ DIP.

 

= IMPONIBILE FISCALE

 

x         ALIQUOTE FISCALI

 

= IMPOSTA LORDA

-DETRAZIONE

 

=IMPOSTA NETTA

 

 

ANNO

RETR.LORDA ANNUA

 

-   % CONTRIBUTI C/ DIP.

=   IMPONIBILE FISCALE

x   ALIQUOTE FISCALI

( per scaglioni di  reddito)

=  IMPOSTA LORDA

-  DETRAZIONE

(in base ai giorni retribuiti)

=  IMPOSTA NETTA

-          RITENUTE versate

 

=  SALDO CONGUAGLIO

(DEBITO O CREDITO)

 

 

 

ADEMPIMENTI MENSILI







DAL LIBRO AGLI  ADEMPIMENTI

CALCOLO CONTRIBUTI
INPS

RETRIBUZIONE LORDA (A)                       X

ALIQUOTA CONTRIBUTIVA            (B)

= Contributi a debito

(C )

 

A X B = C

 

NOTE

n          TOTALI PER CATEGORIA DI LAV. (OPERAI, IMP. )

n          TOTALI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE

n          ALIQUOTA INPS PER ATTIVITA’ AZIENDALE

C             E’ COMPOSTO DA

 

l          QUOTA A CARICO DITTA

l          QUOTA A CARICO DIP.

 

QUOTA A CARICO DIP.

RETRIB. LORDA (individuale)

X % Contrib.                                =

Cont. C/ DIPENDENTE

(in busta paga)

 

QUOTA A CARICO DITTA

RETRIB. LORDA (totale)

X % Contributiva   (per attivita’)

= Cont. C/ DITTA

(COSTO AZIENDALE)

 

 

 

 

 

 

SALDO DEL DM 10

DENUNCE MENSILI A CREDITO DELL’AZIENDA

Prestazioni previdenziali anticipate dal datore di

Lavoro (ANF,Ind. di Malattia,ecc.)      >     contributi dovuti

 

Per il recupero dell’importo a credito,  la ditta  può

               compensare tramite il modello F24 con altri tributi e contributi

               chiedere il rimborso direttamente all’INPS.

 

DENUNCE MENSILI A DEBITO DELL’AZIENDA

 

Per il pagamento del debito il datore di lavoro deve

               Predisporre  il modello F24

               Effettuare il pagamento on line

               Trasmettere il modello  F24 all’Amministrazione Finanziaria

 

 

 

 

ADEMPIMENTI ANNUALI







DAGLI ADEMP. MENSILI AGLI ANNUALI

CUD

770


                  

LA COERENZA DEI DATI


parliamo di TFR


IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
TFR

Art. 2120 CODICE CIVILE – DISCIPLINA DEL T. F. R.

In ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato,il

Lavoratore ha diritto ad un trattamento di fine rapporto.

 

COME SI CALCOLA ?

Sommando per ciascun anno di servizio una quota non superiore

all’importo della retribuzione dovuta nell’anno divisa per 13,5

 

La quota è proporzionalmente ridotta per le frazioni di anno,

computandosi come mese intero le frazioni di mese uguali o

superiori a 15 giorni.

 

La retribuzione annua comprende tutte le somme, compreso

l’equivalente delle prestazioni in natura, corrisposte a titolo non

occasionale e con esclusione di quanto è corrisposto a titolo di

rimborso spese.

 

 



TFR

 

QUANDO ?

ALLA CESSAZIONE DEL  RAPPORTO

A CHI       ?

A TUTTI I LAV.  DIPENDENTI

QUANTO ?

LA SOMMA DELLE QUOTE ANNUE (FONDO)

accantonate alla fine di ogni anno di servizio

COME SI CALCOLA LA QUOTA ?

RETRIB. ANNUA : 13,5–(0,5%INPS su ret. arr.) =QUOTA TFR

il 1° anno  =                                                                 al FONDO

DAL 2° ANNO

QUOTA ANNUA+(1,50% del fondo) + (% ISTAT del fondo)=

accantonamento ANNUALE + FONDO anno precedente =

accantonamento PROGRESSIVO                                 ( FONDO TFR)

 



 


LIQUIDAZIONE E TASSAZIONE

Conoscendo ora l’aliquota Irpef, si procede al calcolo

dell’imposta Lorda dovuta, applicando

l’aliquota alla base imponibile

 

TFR maturato  - ( euro 309,87 x anni ( e frazione )  =

base imponibile

 

base imponibile X aliquota Irpef  =

imposta

 

Per la liquidazione del TFR si procederà come segue:

TFR lordo totale  -  Imposta = NETTO DA LIQUIDARE

 

TASSAZIONE DEFINITIVA

Gli Uffici Finanziari, entro il 31 dicembre del 3° anno suc.

alla dichiarazione del datore di lavoro ( mod. 770 ), in

base all’aliquota media di tassazione dei 5 anni prec.

a quello in cui è maturato il diritto alla percezione del TFR

provvederanno a riliquidare l’IMPOSTA DEFINITIVA.

Le addizionali Comunale e Regionale dell’Irpef non si

applicano ai redditi assoggettati a tassazione separata

 

Ulteriori note sulla tassazione e calcolo

Una parte della quota annuale lo 0,5% va all'Inps come contributo per

le prestazioni pensionistiche.

Dal gennaio 2001 è stata modificata l'imposizione fiscale sul Tfr

introducendo una tassazione dell'11% sulla  rivalutazione annua delle

somme accantonate

 

ANTICIPAZIONI

l lavoratori con almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore di

lavoro, possono chiedere, in costanza di rapporto di lavoro, una

anticipazione sul trattamento di fine rapporto

 

MISURA e CONDIZIONI

n         Massimo il 70 per cento sul TFR maturato alla data della richiesta

n         La richiesta deve essere giustificata da:

a) eventuali spese sanitarie per terapie e interventi  riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche;

b) acquisto della prima casa di abitazione per se o per i figli,

documentato con atto notarile.

 

n         L’anticipazione può essere ottenuta una sola volta nel corso del rapporto di lavoro e viene detratta dal TFR

 

LIMITI

Le richieste sono soddisfatte annualmente entro i limiti del 10 %

degli aventi titolo e  comunque del 4 % del n. totale dei dipend.

.

 

 

Destinazione del TFR

Dal 1° gennaio 2007 ciascun lavoratore dipendente può

Scegliere di destinare il proprio TFR maturando

n        alle forme pensionistiche complementari

oppure

n        mantenerlo presso il datore di lavoro.

Per i lavoratori assunti

alla data del 31/12/ 2006

il termine per  la scelta è scaduto il 30 /06/ 2007

in data successiva

il termine scade dopo sei mesi all’assunzione

 

Se entro il termine di 6 mesi dall’assunzione non consegna Il

modulo al datore di lavoro si realizza un’adesione automatica

ai fondi pensione tramite il meccanismo del tacito

conferimento del TFR, (silenzio assenso).

FINE